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Con un cognome così l’incipit ironico è così scontato che preferisco ammettervi che il ragazzo lo aspettavo da tempo a Milano, perché la scia di entusiasmo lasciata sulle scene alle volte più fertili di Catania, Roma, Torino, Imola (battuta) è figlia di un suono poderoso, che oserei definire sporco, graffiante nonostante appaia sempre molto quadrato. Spunto lo si può prendere da una traccia come “Kickschool 79” che testimonia come questo produttore tedesco (icona lineare del krucco di oggi) attivo da una decade sulle scena europea, abbia tempi sul giro sulle piste elettro/techno così veloci da meritare sul serio la pole position (battuta a parte).