Squillino le trombe, trombino le squillo! Il tour dell’idroscandalo si è concluso qui, anche perchè esauriti neuroni e soldi in tasca questa rimane l’unica alternava valida per una serata molto tranquilla. Ci serve solo una mezz’oretta da giocolieri con le arance del bar per raccogliere le otto euro necessarie al nostro immancabile drink, praticamente imbevibile visto la mancanza di qualsiasi sostanza analcolica. Il dress code selezionato è quello giusto: timberland senza calze, bermuda cachi e camicia hawaiana, che abbinati ad un giglio dietro l’orecchio ci permette di confonderci facilmente alla folla. Folla in delirio sulle note dei dj di radio 105, che molto probabilmente hanno alle spalle decenni nei villaggi Valtur. Come confondere “e allora frustami” in mezzo agli storici riempista, da tranquy funky alla lambada, dai milioni di zanzare alle cicale della sempreverde Ether Parisi, arrivando alla nostra bangade bangade che ci accompagna felici nel giro dei paninari della zona, tra panini chimici un notturna burrrata con crudo, guardando Jerry Calà, su rete 4??
